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Valvole Termostatiche Obbligatorie?

Valvole Termostatiche Obbligatorie
I decreti legislativi 192/2005 e 311/2006 impongono le valvole termostatiche obbligatorie, in merito alla contabilizzazione del calore e alla riqualificazione energetica degli edifici. In particolare i due decreti prendono in considerazione tutti gli aspetti tecnici concernenti il rendimento energetico nell’edilizia. Essi rettificano alcune delle parti contenute nella Legge 10/1991, legge specifica per la contabilizzazione del calore negli edifici.

A cosa servono le valvole termostatiche obbligatorie

Le valvole termostatiche obbligatorie regolano in maniera automatica l’afflusso di acqua calda, in base alla temperatura preimpostata e desiderata, selezionata su un’apposita manopola graduata. Questa valvola si va via via chiudendo, man mano che la temperatura del locale – opportunamente rilevata da un sensore – si avvicina a quella desiderata. Quando la temperatura viene raggiunta il flusso d’acqua calda viene dirottato verso gli altri radiatori ancora aperti. La valvola termostatica, dunque, resa obbligatoria dai decreti legge 192/2005 e 311/2006, consente un notevole risparmio energetico, minor spreco di energia in base alla temperatura ambientale o alla tipologia di regolazione: più bassa quando si esce di casa, oppure quando una stanza è maggiormente soleggiata.

Composizione della valvola termostatica

La valvola termostatica obbligatoria, prevista per edifici di nuova costruzione in materia di riqualificazione energetica e contabilizzazione del calore è l’insieme di tre corpi che hanno determinate caratteristiche:
  • Il primo elemento idraulico è costituito da una valvola, essa viene appositamente installata al posto della normale valvola tradizionale per l’intercettazione del radiatore
  • Il secondo elemento è quello che aziona la valvola: regolato a comando esso permette la regolazione e la modulazione dell’apertura dell’otturatore. L’apertura, opportunamente modulata, consente alla temperatura media del corpo scaldante di provocare un’emissione termica in equilibrio rispetto alle dispersioni del locale in cui il radiatore è situato. Qui viene installata una scala di regolazione che consente di visionare il livello di temperatura impostato e desiderato.
  • Il terzo elemento è costituito da una sonda: al suo interno vi è un bulbo che effettua la misurazione della temperatura ambientale e induce l’attivazione dell’elemento che aziona la valvola.
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